Roberto Cemin, titolare di Wellness & SPA Solutions, ci svela i segreti e le peculiarità di questa competenza così strategica nel mondo dell’ospitalità e del benessere.
1) Caro Roberto, inutile presentarti, operi nell’industria del Benessere da oltre 30 anni e, con il tuo team di Wellness & SPA Solutions, sei un punto di riferimento per il settore. Veniamo quindi subito alla prima domanda.
Sei uno SPA Consultant, ma questo termine è piuttosto generico e può significare molte cose diverse. Puoi aiutarci a chiarire il suo significato e, soprattutto, raccontarci nello specifico di cosa ti occupi tu?
E’ corretto, il termine SPA Consultant è molto generico e può riferirsi a diverse figure professionali con competenze specifiche. In generale, un consulente per SPA può occuparsi di vari aspetti, dalla strategia alla progettazione, dalla gestione operativa alla formazione del personale, fino alla promozione e al marketing.
Noi ci occupiamo principalmente di SPA Design & Engineering, quindi seguiamo tutto il processo di progettazione, ingegnerizzazione e realizzazione di una SPA. Il nostro ruolo parte dall’ideazione dello spazio e dalla definizione dei flussi operativi per garantire un’esperienza ottimale agli ospiti e una gestione efficiente per il personale. Lavoriamo a stretto contatto con architetti e interior designer per sviluppare soluzioni che siano non solo belle, ma anche funzionali, sostenibili e in linea con il concept del cliente.
Oltre alla progettazione, ci occupiamo della scelta delle attrezzature e dei materiali più adatti, della gestione del procurement e della supervisione dei lavori per verificare la corretta installazione delle tecnologie SPA. L’obiettivo è creare spazi wellness in cui design, tecnologia e benessere si integrino alla perfezione, offrendo un’esperienza autentica e redditizia per chi la gestisce.
Naturalmente, il nostro lavoro si affianca spesso a quello di altri tipi di consulenti: chi si occupa della gestione operativa, della formazione dello staff, della scelta delle linee cosmetiche o del marketing. È un lavoro di squadra in cui ogni specialista contribuisce con il proprio know-how.
3) Con la tua società, servite diverse tipologie di clienti, dal piccolo hotel indipendente fino alle grandi catene internazionali. Quali sono le principali differenze nell'approccio di uno SPA Consultant nella progettazione di una SPA per un hotel indipendente rispetto a una catena alberghiera?
L’approccio di uno SPA Consultant cambia in base al tipo di hotel.
Negli hotel indipendenti, il consulente ha maggiore libertà creativa e deve sviluppare il concept partendo da zero. Il lavoro inizia con la raccolta di dati fondamentali, come capacità ricettiva, accessibilità al pubblico esterno, localizzazione e tipologia di hotel (business, family, leisure). Spesso l’albergatore non dispone di dati strutturati, quindi il consulente ha il compito di guidarlo nelle scelte migliori.
Nelle catene alberghiere, invece, il processo è più strutturato. Le analisi preliminari sono già state svolte e ci sono standard aziendali precisi da rispettare. Dimensioni, attrezzature e servizi sono già definiti, e ogni aspetto è regolamentato, perfino la profondità della piscina o la temperatura dell’acqua. Inoltre, il processo decisionale prevede più livelli di approvazione e l’esperienza dell’ospite deve essere uniforme in ogni hotel della catena.
Lavorare con hotel indipendenti offre più libertà ma anche più sfide, mentre con le catene il processo è più lineare e prevedibile. Tuttavia, le esperienze in entrambi i contesti si completano a vicenda: la creatività sviluppata con gli indipendenti aiuta a trovare soluzioni originali nei contesti più rigidi delle catene, mentre il metodo strutturato delle catene rende più efficienti i progetti per gli hotel indipendenti.
4) Quali sono le principali criticità che riscontri nella progettazione delle SPA? Ci sono errori ricorrenti che possono compromettere la funzionalità e il successo di una struttura benessere?
La progettazione di una SPA presenta diverse criticità, molte delle quali derivano da una mancata integrazione tra estetica, funzionalità e sostenibilità operativa. Uno degli errori più comuni è pensare alla SPA solo come a un ambiente suggestivo, senza considerare le implicazioni tecniche e gestionali. Una SPA deve essere bella, ma soprattutto funzionale ed efficiente.
Uno dei problemi principali riguarda la gestione dei percorsi e dei flussi: se gli spazi non sono organizzati correttamente, si creano disagi sia per gli ospiti che per il personale. Un’errata distribuzione può portare, ad esempio, a percorsi poco intuitivi o a spazi tecnici insufficienti per la manutenzione degli impianti.
Un’altra criticità è la scelta inadeguata dei materiali. In una SPA, l’umidità, il calore e l’uso frequente di prodotti chimici richiedono superfici e rivestimenti specifici, resistenti e facili da mantenere. Spesso si vedono materiali bellissimi ma poco adatti all’ambiente, che si deteriorano rapidamente o richiedono manutenzioni costose.
C’è poi la questione degli impianti tecnologici, che devono garantire un’esperienza di benessere ottimale senza sprechi energetici. Un impianto di climatizzazione mal progettato, ad esempio, può generare condensa e muffe, mentre un sistema di trattamento dell’acqua inadeguato può compromettere l’igiene delle vasche e delle piscine.
Infine, una SPA di successo deve essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. Spesso si investe molto nella realizzazione senza valutare i costi di gestione a lungo termine. Il consumo energetico e la manutenzione devono essere considerati fin dalle prime fasi del progetto, per evitare che la SPA diventi un centro di costo insostenibile per la struttura.
Il nostro compito è proprio quello di prevenire queste criticità.
5) In tanti anni avete realizzato numerosi progetti. Quali sono quelli che ricordi con più piacere o che ti hanno dato maggiore soddisfazione per la loro realizzazione?
Non vorrei sembrare scontato, ma ogni progetto che ho seguito ha lasciato un segno. Dare forma concreta alle idee degli architetti è sempre un’esperienza entusiasmante, una sfida che si rinnova ogni volta. Alcuni lavori mi tornano subito in mente, realizzati oggi come wellness & SPA Solutions e, in passato, con la mia precedente società “Happy Sauna”. Tra questi il Golden Mile, un’Urban SPA di 4.500 mq nel cuore di Mosca, progettata dallo studio D73, con cui abbiamo realizzato anche il BFit di Legnano e la SPA dell’Hotel Torretta al Passo del Tonale in Italia.
Con l’Arch. Cuzzolin di A70 abbiamo progettato la SPA dell’Hotel Zodiaco ad Abano Terme e il Moving di Lissone, mentre con l’Arch. Silvia Giannini abbiamo curato la SPA dell’Hotel Lafodia in Croazia. Più di recente, abbiamo fatto parte del team per la progettazione delle due SPA di Grotta Giusti, in Toscana, su concept design di Richmond International, e della SPA del St. Regis di Riyadh, firmata Kristina Zanic. Stiamo sviluppando numerosi progetti in Medio Oriente, alcuni in collaborazione con lo studio M+N Architecture.
E poi ci sono i progetti navali, che ricordo con particolare piacere: ne abbiamo seguiti 24, molti dei quali insieme alla sister company Easytech System. Le SPA a bordo delle navi sono tra le sfide più avvincenti, perché richiedono soluzioni innovative per ottimizzare spazi ridotti, limitare i pesi e rispettare rigorose normative di sicurezza.
Ogni progetto racconta una storia di collaborazione, ricerca e innovazione. E guardando al futuro, so che le prossime realizzazioni porteranno nuove sfide e altrettante soddisfazioni.
6) Un’ultima domanda: quali sono le tendenze che ritieni emergenti nel settore wellness?
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente attenzione per il benessere olistico. Le SPA non sono più solo luoghi di relax, ma veri e propri centri di salute preventiva. Questo, secondo me, è il trend più importante e costante nella sua crescita.
Noto poi che cresce l’interesse per la biofilia, la terapia del freddo, le esperienze multisensoriali e i trattamenti basati sulla medicina integrativa. Anche la digitalizzazione sta avendo un forte impatto, con l’introduzione di tecnologie per la personalizzazione dei servizi e il monitoraggio del benessere.
Grazie Roberto, è stato un vero piacere ascoltare la tua esperienza e visione, che arricchiscono il nostro percorso e quello di tutta l’industria del Benessere.
Team Aquaform
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